Since 2011, il primo webmagazine sul crimine di ieri e di oggi
  • Login
  • Progetto
  • Redazione
  • Contatti
  • Home
  • Editoriali dal buio
  • Eventi
  • Criminalità organizzata
    • ‘ndrangheta
    • Camorra
    • Casamonica
    • Mafia
    • Sacra Corona Unita
    • Mafie straniere
  • Bande
    • Banda della Magliana
    • Mala del Brenta
  • Speciali
    • Il Patto Veneto
    • Mafia Capitale
  • Video
No Result
View All Result
Notte Criminale
Home Notte Criminale

Calabria/ Dietro il neo commissario Longo, la sconfitta dello Stato

di Alessandro Ambrosini
29/11/2020
in Notte Criminale, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria
Calabria/ Dietro il neo commissario Longo, la sconfitta dello Stato
14
VIEWS
Condividi su FacebookCondividi su TwitterInvia con Whatsapp

di Alessandro Ambrosini

La Calabria è sempre rimasta una regione chiusa fra tre stereotipi: il mare, la nduja e la ‘ndrangheta. Una terra semi sconosciuta a molti. Incastonata tra l’Aspromonte “dei sequestri” e la Salerno-Reggio Calabria, il tratto autostradale con i “lavori in corso” più lunghi della storia repubblicana. Da qualche anno, però, questa regione così illeggibile, per molti versi, ha assunto un ruolo centrale nella narrazione mediatica del Paese. E quasi mai per risvolti positivi o per essere esempio di riscatto sociale o economico.

Sullo stesso argomento

Servizi & Potere/ “Interessi dei Servizi “deviati” per avere una Procura di Roma “dormiente”. Sono gli stessi apparati che ci hanno sempre affidato lavori”

Servizi & Potere/ “Interessi dei Servizi “deviati” per avere una Procura di Roma “dormiente”. Sono gli stessi apparati che ci hanno sempre affidato lavori”

18/02/2022
I falsi misteri sul delitto di Piersanti Mattarella

I falsi misteri sul delitto di Piersanti Mattarella

17/02/2022

Sembra, e i fatti ci danno ragione, che esista quasi una volontà nel far rimanere questa regione solo un serbatoio, senza speranza, per le cosche mafiose che la abitano. La nomina come commissario alla sanità ne è stata la prova lampante. Dopo l’imbarazzante e vergognoso teatrino regalato dal generale dei carabinieri, Saverio Cotticelli, lo show si è spostato nei palazzi romani.

Saverio Cotticelli

In una strana sequenza temporale, i nomi dei candidati sono stati dati alla stampa per essere sistematicamente “bruciati”. Come se ci fosse una volontà di dare in pasto all’opinione pubblica la chimera di una vasta scelta, di una rigida selezione (dopo la barzelletta vivente di Cotticelli) e una visione politica condivisa. Candidati e“bruciati”. Candidati e messi nelle condizioni di rifiutare. Fattore importante, nessuno di questi nomi era legato all’assioma Calabria-illegalità, Calabria-’ndrangheta. Da Eugenio Gaudio ad Agostino Miozzo, da Narciso Mostarda al fantasioso Giuseppe Zuccatelli, una pletora di nomi fuori dal circuito delle forze dell’ordine o della magistratura. Una condizione normale per qualsiasi regione italiana, non per la Calabria.

A supportare questo gioco al massacro di candidati, la politica nazionale. A volte con veti e contro veti, a volte appoggiandosi ai social. Quindi, alla volontà “popolare”, come nel caso Zuccatelli. Nessuno vuole negare che la terra dei bronzi sia l’isola felice. L’evidenza della presenza ‘ndranghetista è solida nei fatti. Nella storia. Ma nulla rimane immutato come in una fotografia, e deve valere anche per la Calabria.

A centralizzare il ruolo di questa regione a livello nazionale, nei giorni della “confusione” circa la scelta del commissario, sono arrivati anche gli arresti di ventinove presunti ‘ndranghetisti. Un fatto che sarebbe scivolato nel taglio basso della cronaca nazionale se, tra questi nomi, non ci fosse stato il presidente del consiglio regionale calabrese: Domenico Tallini, agli arresti domiciliari per concorso esterno in associazione mafiosa. Accusa grave ma da dimostrare, visto che ci sono poche e fumose prove a riguardo. Ma la prassi è ormai consolidata nel tempo, l’arresto è già una mezza sentenza. Anche se poi l’accusato è scagionato in uno dei tre gradi di giudizio e la notizia trova spazio, forse, nelle brevi di qualche giornale.

Domenico Tallini

A dirigere quest’operazione, il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri. Il calabrese più intervistato di sempre, il pluripresenzialista in ogni talk show televisivo, colui che può parlare di tutto e che di tutto se ne intende, dando sempre una chiave di lettura che arriva alla ‘ndrangheta. Il magistrato che dirige il distretto con più risarcimenti per ingiusta detenzione, il magistrato più temuto dalla politica nazionale e regionale. Il magistrato sotto scorta strettissima, tanto da avere in affitto per pochi euro l’anno, ben ottomila metri quadrati di terreno, inutili per la sua protezione. Ma confinanti con il suo uliveto. Il magistrato degli “arresti a strascico” e dei “maxiprocessi che faranno la storia”, anche se centinaia d’imputati sono stati scarcerati e il processo deve ancora entrare nel vivo. Il magistrato che non può essere, giustamente, criticato dal proprio superiore, pena l’allontanamento di quest’ultimo. Il caso dell’ex procuratore generale di Catanzaro, Otello Lupacchini, grida ancora vendetta a Dio.

Nicola Morra

Il potere è Nicola Gratteri, in Calabria. E’ nei fatti che si determina questo. E’ nelle sue parole, quando ospitato dalla Gruber, ha disegnato il profilo di chi doveva essere il nuovo commissario sanitario in Calabria. E’ nella sua scaltrezza, quando commenta anche le indegne parole del presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra. Il suo potere è nel telecomando, dove appena fai zapping tra i canali lo vedi comparire dentro lo schermo, seduto a rispondere di qualsiasi cosa. Il suo potere è nel nome di Guido Longo, il nuovo commissario calabrese. Uomo a lui vicino. Nome degnissimo e con un pedigree antimafia di valore. Meno, presumiamo, in campo sanitario.

La Calabria è di Nicola Gratteri. La Calabria è ‘ndrangheta e malaffare. E così deve rimanere. Confinata negli stereotipi, senza possibilità di riemergere. Anche se generazioni di ‘ndranghetisti hanno scelto il mondo intero come campo d’azione.  Anche se le montagne di soldi, frutto del narcotraffico, circolano in tutte le banche del mondo. Anche se le locali di ‘ndrangheta ci sono in ogni regione italiana, in ogni paese europeo e oltre. Non importa, se la prima resa dello Stato alle mafie, è il riconoscimento che un territorio può, e deve, essere gestito solo dalle e con le forze dell’ordine. Anche se il pericolo militare mafioso ha un coefficiente basso. Anche quando basterebbe scegliere dalle eccellenze di questo paese. Dimostrando, che la qualità della parte sana del Paese, vince contro la corruzione criminale.

Guido Longo è una buona scelta. Una scelta per mettere l’ennesimo tutor dentro la vita sociale di un popolo, quello calabrese. L’ennesima scelta per perdere la partita più grande: quella della riscossa, della crescita sociale e morale di una regione. Una regione che ha bisogno di vivere, senza paura di re o banditi. Una regione che ha bisogno di essere parte dello Stato, non un feudo di chi disegna “l’altro Stato”. Non deve essere campo di battaglia tra le varie anime dei servizi segreti, non deve rimanere dentro la scacchiera di massoneria e personalismi, non deve essere esempio di un fallimento che rappresenterebbe il fallimento dello Stato stesso. Si può, si deve alzare un muro contro chi vuole “l’altro Stato”, sempre meno idea e sempre più materia.

Tags: 'ndranghetamafiaNicola GratterisocialOtello LupacchiniNicola MorraAgostino MiozzoCalabriacommissario sanitàDomenico TalliniEugenio GaudioGiuseppe ZuccatelliGuido LongoNarciso MostardaSaverio CotticelliStato
Articolo precedente

“La strage continua”. Una risposta alle domande di una morte certa: l’omicidio Pecorelli

Prossimo articolo

Palermo/ Dopo anni di indagini, la Dia mette i sigilli all’impero milionario di uno degli “imprenditori” di Cosa Nostra

Alessandro Ambrosini

Alessandro Ambrosini

Potrebbero interessarti

Servizi & Potere/ “Interessi dei Servizi “deviati” per avere una Procura di Roma “dormiente”. Sono gli stessi apparati che ci hanno sempre affidato lavori”
Malagiustizia

Servizi & Potere/ “Interessi dei Servizi “deviati” per avere una Procura di Roma “dormiente”. Sono gli stessi apparati che ci hanno sempre affidato lavori”

18/02/2022
I falsi misteri sul delitto di Piersanti Mattarella
Criminalità organizzata

I falsi misteri sul delitto di Piersanti Mattarella

17/02/2022
Un magistrato scomparso nel nulla e quegli strani giochi di spie
Banda della Magliana

Un magistrato scomparso nel nulla e quegli strani giochi di spie

12/02/2022
Dov’è finito l’esposto sul caso Pittelli?
Malagiustizia

Dov’è finito l’esposto sul caso Pittelli?

23/12/2021
Sismi, Cia, Mafia, Fbi: i retroscena segreti della liberazione Dozier
Notte Criminale

Sismi, Cia, Mafia, Fbi: i retroscena segreti della liberazione Dozier

21/12/2021
Waterboarding e finte fucilazioni: i Nocs che salvarono Dozier alla sbarra con l’accusa di tortura
Notte Criminale

Waterboarding e finte fucilazioni: i Nocs che salvarono Dozier alla sbarra con l’accusa di tortura

18/12/2021

Tutte le categorie

Naviga per TAG

'ndrangheta Alessandro Ambrosini Ambrosini Alessandro armi arresti arresto Banda della Magliana camorra carabinieri clan cocaina confisca beni corruzione Csm Dia droga estorsione felice Maniero guardia di finanza hashish mafia mafia Capitale Mala del Brenta marijuana Massimo Carminati mondo di mezzo Napoli Nicola Gratteri NOTTE CRIMINALE omicidio Otello Lupacchini polizia processo pusher Rebibbia Roma Ros Salvatore Buzzi sequestro beni servizi segreti spaccio squadra mobile traffico di stupefacenti usura Vicenza

I più letti

  • Caso Orlandi. L’inchiesta andava chiusa. C’è un nome che non si poteva fare

    Caso Orlandi. L’inchiesta andava chiusa. C’è un nome che non si poteva fare

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Waterboarding e finte fucilazioni: i Nocs che salvarono Dozier alla sbarra con l’accusa di tortura

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Intervista a Gianluca Ius: “Carminati già rinnegato ma se “il Re” parla cade metà Governo”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giurò la morte di Maniero. Esce oggi il suo ex “braccio armato”, Antonio Pandolfo

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Un magistrato scomparso nel nulla e quegli strani giochi di spie

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Il primo webmagazine sul crimine di ieri e di oggi

  • Progetto
  • Redazione
  • Contatti

© 2021 Notte Criminale - Il primo webmagazine sul crimine di ieri e di oggi | Gestione

No Result
View All Result
  • Home
  • Editoriali dal buio
  • Eventi
  • Criminalità organizzata
    • ‘ndrangheta
    • Camorra
    • Casamonica
    • Mafia
    • Sacra Corona Unita
    • Mafie straniere
  • Bande
    • Banda della Magliana
    • Mala del Brenta
  • Speciali
    • Il Patto Veneto
    • Mafia Capitale
  • Video

© 2021 Notte Criminale - Il primo webmagazine sul crimine di ieri e di oggi | Gestione

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Utilizzo dei Cookies
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Preferenze
{title} {title} {title}