La Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha confiscato definitivamente il patrimonio di Carmine Monteforte, 57enne di Uggiano La Chiesa (Lecce), con precedenti per emissione di assegni a vuoto, truffa, estorsione, bancarotta fraudolenta, detenzione e acquisto di stupefacenti, nonché costituzione, direzione e finanziamento di associazione finalizzata al traffico di droga, reati per i quali lo stesso è stato condannato alla pena complessiva di 25 anni di reclusione.
Il provvedimento odierno è conseguenza della sentenza, del gennaio scorso, emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibili i ricorsi avanzati da Monteforte e dal figlio, effettivo intestatario dei beni, sull’originario provvedimento di confisca del Tribunale di Lecce, emanato a seguito di proposta del direttore della
Dia, in cui era prevista, nei suoi confronti, anche l’applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di tre anni.
I beni interessati dall’attività sono 12 immobili, tra cui 3 appartamenti e una villa completamente indipendente, ubicata in agro di Otranto (Lecce) con annessi altri edifici e terreni attigui. Ci sono poi 4 imprese (tre società operanti nel settore dell’edilizia
residenziale e turistica), un bar posto nella piazza principale del comune di Uggiano La Chiesa, 1 veicolo aziendale, l’intero capitale sociale di una società di capitali ed infine un conto corrente, per un valore complessivo di oltre 1 milione e 200.000 mila euro.